Il Museo nasce per consegnare una memoria storica viva, come centro di studio sull’etnia arbëreshe, per presentare la tradizione religiosa bizantina, per dare fruibilità alla pinacoteca esistente già dal 1979.
Diviso in diverse sezioni, si articola su due piani. Al piano terra la Sala dell’Accoglienza riservata alla pubblica relazione con i visitatori. Qui si trova una biblioteca monotematica sull’etnia italo-albanese con circa 530 volumi pubblicati in Italia e più di 600 pubblicati in Albania. Al primo piano si trova la Sala del Telaio che contiene due espositori con percorsi tematici: uno dedicato a Civita e l’altro alle varie aree dell’Arbëria.
La sala centrale del museo è chiamata Sala Totem per la presenza di due originali strutture in ferro battuto che contengono materiale iconografico, una sorta di albero-libro i cui rami possono essere sfogliati. Un Totem espone la "Leggenda di Skanderbeg" (opera pittorica di F. Magli) e l’altro una mostra fotografica sul Ponte del Diavolo.
L’ultima parte è la Sala del Costume così chiamata in quanto qui è esposto il vestiario tradizionale: il vestito femminile di gala, quello di mezza festa, quello giornaliero, il costume maschile, un costume nobiliare proveniente dal Kossovo, un costume di gala della comunità da Cavallerizzo, ed un costume giornaliero di San Giorgio Albanese.