La faggeta vetusta di Cozzo Ferriero, a Rotonda (PZ), nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, come è noto, è stata riconosciuta “Patrimonio mondiale dell'Umanità" dall'Unesco.
Con questo riconoscimento, la faggeta vetusta di Cozzo Ferriero è entrata a far parte del Sito transnazionale UNESCO “The Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”, che racchiude tutte le faggete vetuste di Europa dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità.
A tal fine, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) ha finanziato un progetto per un importo di € 214.500,00 da ripartire tra i partners italiani: Faggeta Cozzo Ferriero – PN Pollino; Faggete Foresta Umbra -P.N. Gargano; Cluster Faggete Parco d’Abruzzo (P.N.A.L.M); Faggeta Sasso Fratino (P.N. Foreste Casentinesi); Faggeta Monte Raschio (Parco regionale di Bracciano e Comune Oriolo Romano) Faggeta Monte Cimino (Comune Soriano nel Cimino), al fine di elaborare un Piano di Gestione comune per tutte le faggete vetuste italiane, che racchiuda e sancisca i principi fondamentali per una corretta gestione, tutela e conservazione di tali foreste primordiali.
Ogni singolo partner dovrà occuparsi di uno specifico obiettivo progettuale: l’Ente Parco Nazionale del Pollino dovrà occuparsi dell’Analisi socio-economica delle strutture e delle infrastrutture esistenti direttamente connesse a ciascun componente del Sito seriale di faggete vetuste dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO e delle principali modalità di fruizione turistica. Tale analisi sarà condotta in collaborazione con l’Università degli Studi di Viterbo, in particolare con il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa dell’Università della Tuscia (DEIM).